LA CRESCITA DEI CANTIERI NELLA ZONA VERSILIANA È COMPRESSA DALLE ESIGENZE URBANISTICHE. I NUOVI INSEDIAMENTI LUNGO IL CANALE DALL’ARNO AL PORTO DI LIVORNO ATTRAE NUOVI ARRIVI. GIÀ INSEDIATE ATTIVITÀ PER 160 MILIONI DI FATTURATO. E ORA SONO IN ARRIVO ANCHE NUOVI PRODUTTORI DI MEGA YACHT
Firenze Ciò che si sta consolidando ai Navicelli, nell’entroterra tra i porti di Livorno e Pisa, è un polo della nautica attivo nella produzione di mega yacht e alternativo a quello di Viareggio, dove gli spazi di crescita per i cantieri sono compressi dalla città. Il progetto era partito di slancio. Poi lo ha rallentato la crisi che ha investito la nautica. Ma intanto il polo dei Navicelli ha incassato risultati importanti: importanti player del mercato internazionale, come Benetti e Overmarine, secondo e terzo produttore mondiale di mega yacht,
negli ultimi tempi hanno trasferito in quest’area alcune attività. E la lista dei “nuovi arrivi” - redatta dalla società a capitale pubblico Spa Navicelli che coordina la navigazione nel canale e gestisce l’area demaniale comprende una ventina di cantieri che si sono insediati qui. Perlopiù “strappati” a Viareggio. In totale i brand presenti sono oltre 25, i terzisti tre volte tanto, per un’occupazione di oltre mille persone e un giro d’affari che il presidente di Spa Navicelli, Giovandomenico Caridi, ricava dai bilanci delle società con sede legale nella zona e indica in 160 milioni di euro, cifra che in realtà andrebbe moltiplacata se si calcolasse il valore della produzione realizzata qui. L’area si espande intorno al canale dei Navicelli, dal punto in cui devia dall’Arno verso il porto di Livorno, che è raggiungibile dalle imbarcazioni seguendo il corso d’acqua lungo 16 chilometri,un’idrovia costruita tra il 1560 e il 1576 da Cosimo I dei Medici. Sulla riva destra dell’Arno ci sono le pinete della tenuta di San Rossore e sulla riva sinistra la nautica. Tra i Navicelli e il mare più di una cinquantina di piccole aziende di rimessaggio, impianti di alaggio e varo con travel lift per barche fino a 25 metri, assistenza tecnica, refitting e motoristica low cost: si dice che offrano tra le tariffe più basse d’Italia. Dove i Navicelli lasciano l’Arno la nautica diventa di lusso. Ci sono i Cantieri Navali Arno dei mitici Leopard e i Cantieri di Pisa (70.000 metri quadrati ciascuno), due aziende che vivono un periodo tormentato. E poi i Cantieri dei Fratelli Rossi, Codecasa, che da poco ha aperto il suo stabilimento azzurro come il cielo, Overmarine, Virde, Canados, Ecology Group, la Compagnia interportuale pisana, Gas and Heat, Fashion Yachts, Benetti Sail Division, Pelagos, Esperia Yacht e molti altri. Oltre alla Spa Navicelli, partecipata da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Pisa, nell’area operano due Consorzi e la Sviluppo Navicelli srl, partecipata dai costruttori Panchetti e Nelli, che possiede 480.000 metri quadrati di terreni. Al servizio delle aziende nautiche a cui vende terreni e costruisce i cantieri, la Navicelli srl ha realizzato una nuova darsena di 24.000 metri quadrati, di cui 17.600 destinati al bacino in acqua lungo 330 metri e profondo 50 metri, servita da un gigantesco travel lift, uno dei più grandi d’Italia per il settore, capace di sollevare imbarcazioni lunghe 70 metri e di peso fino a 670 tonnellate. La Sviluppo Navicelli ha investito 8 milioni (il solo travel lift ne è costati 2) e alla fine conta di mettercene 50. Ma intanto, aspettando che la crisi passi, si dedica al settore immobiliare ed ha venduto una parte di terreni, quelli più sull’entroterra, ad Ikea, che qui inaugurerà entro un anno il secondo centro commerciale in Toscana dopo quello di Firenze.
Nonostante la riduzione delle commesse e intrighi societari che hanno portato la cassa integrazione in alcuni cantieri, anche negli ultimi giorni ai Navicelli sono stati varati un 47 e un 65 metri. «La situazione è difficile - dice l’amministratore unico di Sviluppo Navicelli srl Stefano Bottai - ma è importante potenziare e mantenere in perfetto stato di funzionalità le infrastrutture, con fondali che permettano vari e navigazioni di grandi imbarcazioni ». E per superare il momento negativo, il polo guarda oltre confine. Il presidente della Spa pubblica, Caridi, è appena rientrato da una missione in Brasile organizzata dall’ente regionale Toscana Promozione, e la società ha canali aperti anche con Cina e Paesi Arabi, mentre in novembre sarà al Mets di Amesterdam. «Ci proponiamo da un lato — dice Caridi — di aiutare i nostri imprenditori ad essere sempre più presenti sui mercati internazionali, e dall’altro lato pensiamo di avere i numeri per attrarre investimenti stranieri ai Navicelli». Qui sopra, un’immagine dei cantieri navali già insediati lungo il canale dei Navicelli. Si sono da poco insediati nel distretto nomi di spicco come Benetti e Overmarine 1 Qui sopra Stefano Bottai presidente di Sviluppo Navicelli la società che gestisce la darsena del polo cantieristico
negli ultimi tempi hanno trasferito in quest’area alcune attività. E la lista dei “nuovi arrivi” - redatta dalla società a capitale pubblico Spa Navicelli che coordina la navigazione nel canale e gestisce l’area demaniale comprende una ventina di cantieri che si sono insediati qui. Perlopiù “strappati” a Viareggio. In totale i brand presenti sono oltre 25, i terzisti tre volte tanto, per un’occupazione di oltre mille persone e un giro d’affari che il presidente di Spa Navicelli, Giovandomenico Caridi, ricava dai bilanci delle società con sede legale nella zona e indica in 160 milioni di euro, cifra che in realtà andrebbe moltiplacata se si calcolasse il valore della produzione realizzata qui. L’area si espande intorno al canale dei Navicelli, dal punto in cui devia dall’Arno verso il porto di Livorno, che è raggiungibile dalle imbarcazioni seguendo il corso d’acqua lungo 16 chilometri,un’idrovia costruita tra il 1560 e il 1576 da Cosimo I dei Medici. Sulla riva destra dell’Arno ci sono le pinete della tenuta di San Rossore e sulla riva sinistra la nautica. Tra i Navicelli e il mare più di una cinquantina di piccole aziende di rimessaggio, impianti di alaggio e varo con travel lift per barche fino a 25 metri, assistenza tecnica, refitting e motoristica low cost: si dice che offrano tra le tariffe più basse d’Italia. Dove i Navicelli lasciano l’Arno la nautica diventa di lusso. Ci sono i Cantieri Navali Arno dei mitici Leopard e i Cantieri di Pisa (70.000 metri quadrati ciascuno), due aziende che vivono un periodo tormentato. E poi i Cantieri dei Fratelli Rossi, Codecasa, che da poco ha aperto il suo stabilimento azzurro come il cielo, Overmarine, Virde, Canados, Ecology Group, la Compagnia interportuale pisana, Gas and Heat, Fashion Yachts, Benetti Sail Division, Pelagos, Esperia Yacht e molti altri. Oltre alla Spa Navicelli, partecipata da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Pisa, nell’area operano due Consorzi e la Sviluppo Navicelli srl, partecipata dai costruttori Panchetti e Nelli, che possiede 480.000 metri quadrati di terreni. Al servizio delle aziende nautiche a cui vende terreni e costruisce i cantieri, la Navicelli srl ha realizzato una nuova darsena di 24.000 metri quadrati, di cui 17.600 destinati al bacino in acqua lungo 330 metri e profondo 50 metri, servita da un gigantesco travel lift, uno dei più grandi d’Italia per il settore, capace di sollevare imbarcazioni lunghe 70 metri e di peso fino a 670 tonnellate. La Sviluppo Navicelli ha investito 8 milioni (il solo travel lift ne è costati 2) e alla fine conta di mettercene 50. Ma intanto, aspettando che la crisi passi, si dedica al settore immobiliare ed ha venduto una parte di terreni, quelli più sull’entroterra, ad Ikea, che qui inaugurerà entro un anno il secondo centro commerciale in Toscana dopo quello di Firenze.
Nonostante la riduzione delle commesse e intrighi societari che hanno portato la cassa integrazione in alcuni cantieri, anche negli ultimi giorni ai Navicelli sono stati varati un 47 e un 65 metri. «La situazione è difficile - dice l’amministratore unico di Sviluppo Navicelli srl Stefano Bottai - ma è importante potenziare e mantenere in perfetto stato di funzionalità le infrastrutture, con fondali che permettano vari e navigazioni di grandi imbarcazioni ». E per superare il momento negativo, il polo guarda oltre confine. Il presidente della Spa pubblica, Caridi, è appena rientrato da una missione in Brasile organizzata dall’ente regionale Toscana Promozione, e la società ha canali aperti anche con Cina e Paesi Arabi, mentre in novembre sarà al Mets di Amesterdam. «Ci proponiamo da un lato — dice Caridi — di aiutare i nostri imprenditori ad essere sempre più presenti sui mercati internazionali, e dall’altro lato pensiamo di avere i numeri per attrarre investimenti stranieri ai Navicelli». Qui sopra, un’immagine dei cantieri navali già insediati lungo il canale dei Navicelli. Si sono da poco insediati nel distretto nomi di spicco come Benetti e Overmarine 1 Qui sopra Stefano Bottai presidente di Sviluppo Navicelli la società che gestisce la darsena del polo cantieristico
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