Fano Yacht Festival

Concluso il Fano Yacht Festival "Una grande occasione di crescita"


Imbarcazioni al "Fano Yacht Festival"
Sì è conclusa con un enorme successo, nonostante la pioggia battente che ha disturbato l'ultima giornata, l'VIII edizione del Fano Yacht Festival, svoltasi dal 10 al 13 maggio presso il Porto Turistico Marina dei Cesari di Fano.
Un'edizione anti crisi, realizzata in un frangente di storia non del tutto favorevole dal punto di vista economico, che però non ha dissuaso gli organizzatori, e da cui si è sviluppata una nuova visione di fare nautica grazie al concetto di "Blue Economy": sostenibilità eco-ambientale per ridurre i rischi del territorio e i costi di lavorazione.
Di significativa importanza la presentazione del prototipo della prima eco-imbarcazione di seconda generazione, nel totale rispetto dello sviluppo sostenibile, e progettata anche per l'utilizzo delle persone diversamente abili.
L'imbarcazione è stata elaborata all'interno di ENA (Ecodesign per la Nautica), il progetto cofinanziato dalla UE che prevede l'introduzione di criteri innovativi finalizzati al rispetto nell'ambito dello sviluppo sostenibile nella costruzione di imbarcazioni di riporto.
Il progetto, nato nel 2005, è stato approvato dalla UE nell'ottobre 2010: attraverso il concetto di Blu Life, si prevede l'utilizzo di materiali non tossici (utili soprattutto per quanto riguarda la fase di smaltimento futuro), la produzione di uno scafo eco-sostenibile (nel 2014), e lo sviluppo futuro di modalità di lavoro da applicare anche in altri settori.
Il concetto di materiali non tossici è molto sentito: si cerca infatti di ridurre l'anidride carbonica, il rischio tossico sia per l'ambiente che per gli operatori (risparmio economico, in quanto la salute di questi ultimi prevede alti costi, proprio dovuti alle conseguenze dell'uso di materiali dannosi), e gestire gli scarti delle imbarcazioni inutilizzate (50 mila stampi di vetroresina che non si sa come smaltire -ridurre lo stirene e le polveri di carteggiatura-).
Attraverso ENa, nasce anche il progetto (per ora ancora in rendering) della prima imbarcazione (di 18 metri) utilizzabile anche dalle persone diversamente abili: rispettando gli standard di una comune barca a vela, l'accessibilità è potenziata dell'80% per quanto riguarda la sottocoperta e 100% per la parte superiore; da poppa a prua al posto degli scalini, è stata applicata una rampa; accesso alla banchina grazie ad una passerella più larga; ingresso meccanico sottocoperta e autovirante in fase di navigazione

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