Ha inizio la seconda vita di Visentin

Il cantiere veneto, alla riscossa con un nuovo prodotto, dopo una ‘pausa di riflessione’ torna a lavorare lanciando una nave ‘verde’ dai connotati segreti


Ritorna un po’ di ottimismo – specie tra gli oltre 50 lavoratori – al Cantiere Navale Visentini di Porto Viro (Rovigo), che si prepara alla costruzione di un traghetto merci dai contenuti innovativi.La notizia – poi confermata anche da ambienti vicini alla proprietà del cantiere - era stata inizialmente diffusa dai tre sindacati, che si rallegravano per la ‘riapertura’ dello stabilimento navalmeccanico veneto, parlando apertamente di “speranza tornata, ora che Visentini ha deciso di puntare sulla produzione interna (ovverossia, senza avere ancora ricevuto un ordine da un committente, ndr).
È una commessa con delle scadenze a breve termine, attivata per tornare a far girare il cantiere; un segnale che inverte la tendenza generale – il mercato continua a essere fermo – seppure rimane un punto parziale. I lavoratori rientreranno gradualmente in attività in base alle esigenze. Il taglio delle lamiere comincerà a luglio, i primi lavori saranno a settembre. Una cinquantina tra operai e impiegati, in cassa integrazione straordinaria, torneranno cosi al lavoro. Attorno al cantiere graviteranno complessivamente 150-200 persone, indotto compreso. La costruzione dovrebbe durare fino alla primavera del 2014”. 
La notizia placa gli umori di una piazza ultimamente un po’ effervescente per il trend declinante. Nel settembre 2011 l’azienda rodigina, che già da oltre un anno stava ricorrendo alla cassa integrazione ordinaria, aveva ottenuto la mobilità per una decina (su un centinaio totale) di addetti. 
Di fatto la crisi – in sovrapposizione a quella di altri punti produttivi territoriali - dei cantieri navali di Porto Viro aveva avuto la forza di compattare il mondo politico locale; un consiglio comunale di metà febbraio aveva deliberato una istanza per far chiarezza sulle cause che hanno portato alla decisione di chiudere il cantiere, mettendo a repentaglio 650 posti di lavoro, senza peraltro che alcuno della proprietà fosse presente a dare risposte e informazioni. 
Nel silenzio e nell’incertezza, sulla scorta dell’assunto che i Visentini non avrebbero nessun tipo di difficoltà economica, essendo l’azienda sana dopo aver bene guadagnato negli ultimi quindici anni, 
varie le ipotesi adombrate (che paiono fortunatamente scongiurate dalla notizia del giorno): la chiusura (temporanea) era legata alla mancanza di commesse? o al fatto che l’attività non è più redditizia come una volta? o è propedeutica a riorganizzare l’azienda ad un altro tipo di produzione? o infine, c’è il rischio che venga delocalizzato il lavoro in paesi più vantaggiosi?
Come da consuetudine, i diretti interessati preferiscono affidare al proprio broker di fiducia un commento. “I Visentini dopo la consegna nell’aprile 2011 alla Caronte & Tourist della NB n. 228 (ora Cartour Epsilon) a noleggio scafo nudo, avevano sospeso la produzione della fortunatissima serie di navi ro-pax - iniziata nel 1997 con la consegna in luglio della Dublin Viking (ora Stena Feronia) - di cui hanno costruito ben 24 unità sempre sullo stesso tipo di progetto ma migliorando e incrementando, negli anni, caratteristiche e prerogative. Una produzione sfornata al ritmo di circa due unità per anno, tutte costruite per se stessi e da noi piazzate sul mercato internazionale, vendute e/o noleggiate” spiega Enrico Scolaro, che attribuisce la ‘pausa di riflessione’ “all’esigenza, sentita dai Visentini, di studiare la realizzazione di una nuova generazione di nave moderna e proiettata nel futuro nell’ottica del risparmio dei consumi e nel rispetto del concetto di green ship per continuare a stare al passo e all’avanguardia nel mondo dei traghetti merci e passeggeri, aderendo alle esigenze di mercato e di normative in Nord Europa”.
Impossibile, allo stato attuale, carpire maggiori dettagli sulla nave in progetto, se non un’ulteriore precisazione: “I Visentini non producono on speculation ma costruiscono per se stessi quali tonnage providers sul mercato; se poi trovano il compratore interessato al giusto prezzo, non hanno problemi a rivendergli la nave”.



1 commento:

  1. Alla faccia di quanto pubblicato dai giornali locali nei mesi scorsi!!! Grande Visentini, coraggio e determinazione imprenditoriale, attaccamento al territorio, fiducia nei propri operai, piedi per terra, concretezza e tanto tanto lavoro, un modello di successo da imitare.

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