Altri quattro ordini in Corea per Messina

La compagnia genovese subentrerà nella commessa di Scerni a STX, manca solo l’ok di Banca Carige



La Ignazio Messina & C. potrebbe a breve raddoppiare l’orderbook di nuove navi in costruzione. Secondo indiscrezioni di mercato la compagnia di navigazione genovese sarebbe pronta a ordinare altre quattro unità con-ro, subentrando nel contratto di costruzione della Scerni di Navigazione con il cantiere sudcoreano STX. Dalle due società protagoniste dell’operazione è arrivata un secco “No comment”, ma, sempre secondo indiscrezioni vicine alla trattativa, pare sia già stata trovata l’intesa con il cantiere coreano; all’imprimatur mancherebbe solo l’ok definitivo di Banca Carige per trasferire sulle nuove commesse di Messina il finanziamento precedentemente accordato a Scerni. 
Nello specifico si tratta del contratto di costruzione firmato nel 2008 dall’allora Dolphin Tankers (joint venture paritetica, nel frattempo sciolta, tra il Gruppo Scerni e la Fratelli D’Amato) per una nuova petroliera Very Large Crude Carrier del valore di 150 milioni di dollari (S2S n.28/2008), che verrebbe ora trasformato in un nuovo ordine per quattro navi con-ro previste in consegna a partire dal 2014. Il progetto delle nuove navi di Messina sarà presumibilmente lo stesso delle unità commissionate all’altro cantiere coreano Daewoo Shipbuilding a fine 2009 (lunghezza 240 metri, larghezza 37,5 e una capacità di trasporto pari a 2.920 TEUs o 6.030 metri lineari). 
Il cantiere STX Shipbuilding & Offshore insieme a Hyundai Mipo Dockyard e, appunto, Daewoo Shipbuilding, faceva parte della short list dei tre stabilimenti in lizza per aggiudicarsi le prime quattro newbuildings, il cui valore complessivo era di circa 300 milioni di dollari. 
Rispetto al 2009, la fame di nuove commesse dei cantieri asiatici gioca a favore della Ignazio Messina & C., che potrebbe avere maggiore potere contrattuale nel tentare di spuntare prezzi di costruzione ancora inferiori. Se non ci saranno intoppi nel finanziamento da parte di Banca Carige (che aveva già supportato con una linea di credito la prima tornata di newbuildings coreane), l’ufficialità dell’operazione potrebbe arrivare nel giro di pochi giorni.


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