Lo stabilimento di Casole d'Elsa potrebbe riprendere i lavori. L'azienda rilevata in parte dal gruppo tedesco ''Prettl''

La Fiom Cgil di Siena comunica che la situazione della Pramac vede spiragli di luce. A un mese dalla comunicazione di messa in liquidazione, dopo un'intensa giornata di trattative sindacali, è stata raggiunta una «prima intesa propedeutica al proseguimento dell'attività lavorativa dello stabilimento di Casole d'Elsa».
«Con l'accordo - spiega Marco Goracci, Segretario Generale della FIOM CGIL di Siena - è stato sventato il rischio che i molti avvoltoi, che nel frattempo si erano appostati in attesa di spolpare il meglio della moribonda azienda, lasciassero dietro di sè l'ennesima vuota carcassa rappresentata da una realtà senza ulteriori prospettive».
Gli accordi prevedono che l'attività di Pramac sarà affidata tramite affitto di azienda a "PR Industrial Srl", il nuovo soggetto che avrà la famiglia Campinoti come socio di minoranza e un noto gruppo tedesco, la "Prettl", come azionista di maggioranza (circa il 75%). Il marchio teutonico rappresenta un affermato soggetto industriale che, oltre a produrre componentistica per il settore dell'automotive, opera già in ambiti affini a quelli di Pramac.
«Tutti i 226 lavoratori - scrive la Fiom Cgil - passeranno alle dipendenze della nuova società mantenendo le stesse condizioni contrattuali collettive precedenti, fatto salvo per una quota parte del salario accessorio che per 24 mesi sarà congelata, per poi, al termine del periodo previsto, essere ripristinata completamente e maggiorata di una percentuale già definita, così da far recuperare nel tempo quanto "prestato" dai lavoratori nei primi due anni».
«Soluzione, quella individuata - continua Goracci - ben diversa dalle pesanti condizioni che il nuovo soggetto inizialmente intendeva dettare, verso le quali la delegazione sindacale, con la FIOM in testa, ha posto un deciso, inappellabile e argomentato rifiuto, fino a condurre l'azienda a una posizione di maggior ragionevolezza».
«Pur sapendo che la difficile situazione in cui versa l'azienda - conclude la nota - potrà trovare risposta solo a seguito di una ripresa a pieno regime della produzione, oggi i lavoratori, con una percentuale elevatissima pari al 89%, hanno accolto con favore l'intesa, dimostrando così tutto il loro apprezzamento verso l'operato della delegazione sindacale»
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